mercoledì 30 marzo 2011

Il mio viaggio in California Parte I


Difficile iniziare a scrivere, avrei tante di quelle cose da dire ma è complicato fare ordine e riuscire a parole ad esprimere le sensazioni di questo viaggio.Come solo alcuni dei miei lettori sanno sono nato a Napoli nel 1978 ed ho trascorso la mia infanzia e primissima adolescenza con il mito dei telefilm americani che incarnavano lo spirito West Coast; anche molti film che adoravo come Point Break e Un mercoledì da Leoni erano ambientati in California.La musica che adoravo proveniva da lì e, non ancora adolescente, impazzivo per i Guns’n' Roses e Jim Morrison. All’età di 15 anni ho iniziato ad allenarmi con i pesi appassionandomi moltissimo al bodybuilding e seguendo i miti e le leggende di questo sport, primo fra tutti ovviamente Arnold Schwazenegger.
La mattina del 26 luglio 2010, con la mia ragazza, mi imbarco da Napoli Capodichino destinazione LOS ANGELES…
La città mi ha colpito ancor prima di metterci piede, durante l'atterraggio subito si viene colpiti dalla incredibile vastità dell'area urbana e dalla inconfondibile struttura urbanistica a blocchi che rende questa città incredibilmente ordinata anche vista dall'alto.
Sono arrivato a Los Angeles alle 1:30 di notte e, nonostante il viaggio lunghissimo, ero super elettrizzato. Mi sono bastati pochi giorni per capire che Los Angeles era un posto fantastico, tutto quello che mi piaceva riuscivo a trovarlo, tutto era come avevo immaginato. Le spiagge stupende, il surf, il deserto, gli spazi immensi, le strade e le macchine enormi, i centri commerciali, tutto incredibilmente fantastico, ma la cosa che più mi ha colpito è proprio lo stile di vita, e lo spirito West Coast. Le persone qui prendono tutto con filosofia, hanno un incredibile ordine, senso civico e rispetto per le regole e per il prossimo.Contrariamente alla città nella quale vivo, profondamente caotica, qui la popolazione vive senza stress e con un gran rispetto per la persona. In poche parole a Los Angeles si vive bene, realmente bene. Il clima è particolare, il caldo secco del deserto si scontra con l'aria fredda dell'oceano, creando sbalzi termici tra il giorno e la notte ma una volta fatta l'abitudine si apprezza anche perché il caldo è sempre secco e non ti da la sensazione di cuocerti. L’inverno quasi non esiste e le precipitazioni sono rare, questo da la possibilità di vivere all’aria aperta, poter sempre andare in spiaggia, Big Bear per fare snowboard solo a un paio di ore di macchina, così come i deserti e i parchi nazionali. Se a tutto questo aggiungete che lo sport qui ha un valore importantissimo, capirete bene quanto io mi sia sentito in una dimensione fatta su misura per me.



Nessun commento:

Posta un commento